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NOTIZIE FLASH

La domanda che sta circolando in questi giorni nel mondo cattolico [ http://www.lanuovabq.it/it/articoli-elezioni-quale-ela-nostra-speranza-16218.htm ] è: “In quale luogo politico i cattolici sono più efficaci?”. Stringi, stringi, la scelta si riduce a due alternative: la coalizione di Centrodestra o il movimento del Popolo della Famiglia. Fino a pochi anni fa avrei risposto che il centrodestra era la scelta migliore, ma oggi il quadro politico è totalmente cambiato, per due ragioni:

1) il centrodestra (almeno, quello che conoscevamo) non esiste più;

2) la gerarchia ecclesiastica non indirizza più l'azione politica sul tema dei principi non negoziabili (vita, famiglia, libertà di educazione).

Mi spiego. Fino a qualche anno fa, il centrodestra era un soggetto credibile nella difesa della vita e della famiglia perché c’era un’anima cripto-cattolica che lo univa (il “non possiamo non dirci cristiani” di Benedetto Croce) e c’era un forte appoggio della Chiesa nelle battaglie sui principi non negoziabili. Fu grazie alla solida alleanza tra questo centrodestra “crociano” e la CEI che si riuscì a respingere l’attacco di quell’enorme potere (culturale, mediatico, istituzionale) che ha cercato di imporre le unioni omosessuali (i cosiddetti “DiCo”), il divorzio breve, la compravendita di embrioni di uomo (fermata con la legge 40), l’eutanasia.

E oggi? Che cos’è successo a questo centrodestra che pochi anni fa fermava le leggi sulle unioni omosessuali e il divorzio breve, e oggi non oppone ad esse alcuna resistenza o addirittura le vota apertamente? Sono diversi i fattori che hanno contribuito al suo snaturamento (a cominciare dal banale ricambio anagrafico dei suoi responsabili), ma c’è un fatto a mio parere più significativo degli altri, emblematico nella sua evidenza: il NCD - il partito composto sostanzialmente dai cattolici di Forza Italia – che vota la fine della famiglia [ http://www.pepeonline.it/index.php/component/k2/item/226-passa-la-cirinna-e-la-fine-dell-amore-con-la-carne ] . E’ un gesto che racconta con la forza dell’evidenza una verità profonda: il NCD rappresenta l’anima cattolica che esce da Forza Italia e si auto-annulla con una scelta suicida. Ovvero, Forza Italia, il partito che unificava il centrodestra, è stato svuotato – anche fisicamente – del suo cuore cristiano e oggi è fondamentalmente un corpo senz’anima. Finita Forza Italia, è finito anche il centrodestra, che infatti oggi è totalmente ininfluente (a Torino, la divisione al suo interno è talmente imbarazzante che è addirittura comica) sulla scena politica, a maggior ragione sulla difesa dei principi non negoziabili. Come possiamo credere, onestamente, che questo centrodestra, il quale ieri ha approvato il divorzio breve e il simil-matrimonio omosessuale, possa opporsi domani al divorzio lampo, alle adozioni gay e a tutto il resto?

Che fare allora? Lo ha detto con una delle sue sintesi a effetto Papa Francesco il 18 maggio ai vescovi riuniti [ http://www.lanuovabq.it/it/articoli-il-papa-lancia-i-laici-nella-mischia-della-societa-12696.htm ] : ‹‹i laici che hanno una formazione cristiana autentica non dovrebbero aver bisogno del vescovo pilota››.

Ovvero, ora tocca al popolo, che deve entrare direttamente in azione. E’ finita la fase dei cattolici come “lievito” della grande pasta del centrodestra, perché i vescovi “non impastano” più. Se si hanno a cuore davvero i principi non negoziabili, l’unica strada praticabile è far crescere quel popolo che ha a cuore più di ogni altra cosa quella famiglia che è stata ferita a morte dalla vecchia politica: il Popolo della Famiglia, conseguenza politica necessaria del Family Day.

Le prossime amministrative sono come un referendum per i cattolici, la cui domanda potrebbe essere la seguente: “Vuoi dare una possibilità di esistenza a un movimento politico, il Popolo della Famiglia, che per la prima volta nella storia gioca davvero tutto per la famiglia, la vita, l’educazione?”. Rispondere no significherebbe decretare la fine della centralità dei principi non negoziabili in politica nel momento in cui essi sono più indifesi. E non si vedono alternative di nessun tipo all’orizzonte.

Per questo, a Torino, l’unico voto che può cambiare le cose è quello dato a Vitantonio Colucci del Popolo della Famiglia

[ http://www.popolodellafamigliatorino.it/ ].

 

[Articolo tratto da La Nuova Bussola, http://www.lanuovabq.it/it/articoli-i-cattolici-son-spariti-io-voto-popolo-della-famiglia-16285.htm]

 

Fr. Antonio Iannaccone

(Direttore di Pepe, www.pepeonline.it )

  25 Maggio 2016

Il centrodestra si è liquefatto, io voto Popolo della Famiglia

  22 Maggio 2016

Pepe Speciale sul Popolo della Famiglia

 18 Maggio 2016

"AL VIA LA CAMPAGNA DI TESSERAMENTO 2016"

Cari Amici, è partita la campagna di tesseramento 2016 al Popolo della Famiglia. La tessera non è in alcun modo obbligatoria, si può tranquillamente rappresentare o sostenere ad ogni livello il Popolo della Famiglia senza essere tesserati, ma le decisioni di linea politica saranno assunte come in ogni associazione solo dagli iscritti. Chi vuole tesserarsi può farlo secondo le seguenti modalità:

SOCIO ORDINARIO - La tessera da socio ordinario ha il costo di 50 euro annuali e viene inviata a casa al versamento della quota al conto intestato a POPOLO DELLA FAMIGLIA il cui Iban è: IT88M 01030 03241 000000 354618 nella causale scrivete nome e cognome dell'iscritto, poi inviate una email a popolodellafamiglia@gmail.com per segnalare l'avvenuto versamento della quota di iscrizione (è un conto Monte Paschi Siena agenzia Roma, via della Pigna).

SOCIO SOSTENITORE - E' possibile essere soci sostenitori versando la quota di 500 euro (o donazione superiore) e comprende anche un abbonamento annuale al quotidiano La Croce in regalo.

Ci si può iscrivere anche inviando un vaglia postale o un assegno, sempre intestati a POPOLO DELLA FAMIGLIA, alla sede sociale di piazza del Gesù 47 00186 Roma.

Solo i soci tesserati avranno diritto di voto alle assemblee locali e all'assemblea nazionale che si terranno tra il primo e secondo turno delle amministrative per decidere l'orientamento sui ballottaggi. Non è invece ancora possibile sostenerci con il versamento del due per mille, perché si trae dalla dichiarazione dei redditi 2015 e noi siamo nati nel 2016.

Continuiamo a sostenere anche e soprattutto con la preghiera come già stiamo facendo in tanti.

Grazie per ogni aiuto.

 13 Maggio 2016

Vitantonio Colucci: “No alla Legge Cirinnà”
 

Il Popolo della Famiglia esprime la propria ferma condanna verso la Legge Cirinnà, approvata dalla Camera lo scorso 11 maggio, sulle unioni civili. Il candidato Sindaco di Torino Vitantonio Colucci commenta: “E’ una legge anticostituzionale, ingiusta,insensata e indecente in quanto attacca la famiglia intesa come patto naturale tra uomo e donna”.

 

Non celebreremo mai, a costo di essere arrestati, un’unione civile. Non siamo omofobi, nè ultracattolici –spiega – ma vogliamo garantire il rispetto della Costituzione e ci appelliamo al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella affinchè non promulghi il provvedimento appena varato dal Parlamento”.

 

“Il DL Cirinnà è una norma figlia di una cultura politica obsoleta portata avanti dalla Sinistra, dai CinqueStelle e dagli altri partiti tradizionali. Piero Fassino, Chiara Appendino e gli altri leader non sono adattiquindi a governare Torino. E’ giunta l’ora – conclude - di mandarli a casa”

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